Emiliano Zucchini
La ricerca di Emiliano Zucchini (1982) esplora l’inosservabile e l’impercettibile. Attivo dai primi anni 2000 con lavori video e digitali, dal 2010 si concentra sul pattern a scacchiera bianco e grigio, simbolo del vuoto digitale nel web e nella computer grafica. Il suo ciclo “Void” traduce l’assenza in forma, come il vuoto quantistico colmo di potenziale invisibile.
Opera
Void Cube
Void Cube è un’opera sonora interattiva composta da cubi sospesi che racchiudono una presenza invisibile: il vuoto. Il pattern bianco e grigio impresso su ogni superficie richiama il segnale grafico del “nulla” (dell’assenza del pixel) nel web e nei software digitali. Ogni cubo, se sfiorato, reagisce: il suono emerge come un fulmine, una vibrazione improvvisa, una tensione tra assenza e materia. Il visitatore diventa l’attivatore di un rumore che non esisteva, o forse esisteva solo in potenza.
A cura di
Massimiliano Ionta
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